Ambulatorio di neurologia

Neurologia clinica e diagnostica neurofisiologica

(guida per il paziente)


Nella pratica quotidiana, dopo oltre quaranta anni di laurea, nell’era della giungla di internet, di Doctor Google, della situazione post-pandemica, il contatto medico-paziente si è molto ridotto ed affievolito emotivamente e viene spesso tutto demandato agli esami diagnostici, spesso prescritti o consigliati solo telefonicamente da un amico, da un conoscente o quando va bene dal proprio medico curante o da uno specialista, spesso ma non sempre, senza essere stati visitati specie in fase iniziale di un’ipotesi diagnostica.

D’altro canto è pur vero che alcuni esami servono ad escludere una determinata patologia ma questo va fatto nell’ambito di un percorso clinico guidato dal medico di riferimento che ha ascoltato, ha visitato ed ha espresso un sospetto diagnostico.

Gli esami da presentare al medico


È di fondamentale importanza per il paziente fornire al medico tutte le indagini eseguite per una determinata patologia o di quello che si soffre per altri motivi, anche per specialità differenti e pregresse, e delle terapie assunte con le diverse posologie: molte patologie, anche neurologiche, specie in età avanzata, sono dovute ad effetti collaterali dei farmaci assunti.

È buona norma, pertanto, presentarsi dal medico:

1) Tutti gli esami eseguiti in precedenza;

2) Referti di visite specialistiche, cartelle cliniche per ricoveri ed interventi eseguiti

3) Tutte le medicine assunte con le diverse posologie e tipo di farmaco.

4) In questo la tecnologia oggi ci aiuta: una foto, un video sono molto utili.

La visita neurologica prima dell'esame diagnostico neurofisiologico


Sulla scorta di quanto detto è meglio far precedere una visita neurologica ad un esame diagnostico neurofisiologico è sempre consigliabile anche perché il neurologo/neurofisiologo ha la possibilità di dire, con cognizione di causa ed anche di esperienza se quell’esame è utile o meno e può anche propendere/consigliare, in alcuni casi, di spostare l’attenzione vero altri esami.

È pur vero che, in alcuni casi, il paziente è più tranquillo, o si tranquillizza, se esegue un esame ed è negativo: in questo caso il medico si rende conto che l’esame si rende necessario per il bene del paziente.

Facciamo l’esempio di un esame elettromiografico fatto per un dolore ad un braccio, ad una mano o ad una gamba o per una sintomatologia dolorosa diffusa: se l’esame risulta positivo per una sindrome del tunnel carpale o per una patologia radicolare dovuta ad un’ernia discale la diagnosi è fatta.

In caso contrario bisogna ripartire da zero e quindi fare una visita neurologica.

Poter utilizzare una struttura ambulatoriale di Neurologia clinica e di Neurofisiologia spesso permette al paziente di abbreviare l’iter diagnostico, di evitare lunghi ricoveri specie quando già le indagini radiologiche (TAC e Risonanza magnetica) non sono state dirimenti.

Chiama l'ambulatorio di neurologia e fissa un appuntamento

CONTATTI
Share by: